I CRITERI ESG PER LA CRESCITA E IL SUCCESSO DELLE IMPRESE SOSTENIBILI

I criteri ESG fanno riferimento a un insieme di principi che le organizzazioni adottano al fine di misurare le loro performance ambientali, sociali e di corporate governance. Le aziende che soddisfano questi criteri sono viste come più trasparenti e responsabili e spesso vengono preferite da consumatori e investitori. Ma andiamo con ordine!

L’innovazione sostenibile è un concetto che rivoluziona l’idea di sviluppo economico, in quanto oltre a conciliare la creazione del profitto con modelli di business innovativi e sostenibili, incorpora anche la necessità di ridurre gli impatti sociali e ambientali. Ciò è possibile puntando a fornire beni e servizi che assicurino il raggiungimento di obiettivi di valore sociale quali la salute pubblica, l’equità, il benessere delle persone, la riduzione degli sprechi di risorse naturali, la giustizia ambientale e molto altro ancora.
Tra le diverse generazioni che operano e impattano sull’ecosistema terra, quella dei millennial è la più attenta alla questione dell’ambiente; loro sono interessati a conoscere la storia che è racchiusa nei prodotti che decidono di acquistare e laddove non trovino corrispondenza tra quanto dichiarato dall’azienda e la realtà, loro scelgono di non scendere a compromessi. Ecco, quindi, che per questa tipologia di consumatori l’innovazione sostenibile rappresenta l’unica risposta possibile.
In risposta alla domanda “come metterlo in pratica”, possiamo segnalare che le aziende stanno iniziando a cambiare i loro metodi di produzione e stanno introducendo innovazione sostenibile nel loro processo produttivo.
Il tutto anche a vantaggio di un percorso sempre più orientato alla decarbonizzazione e al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, tra cui l’industrializzazione a basso impatto, la costruzione di edifici ad alta efficienza energetica e lo smart manufacturing.
Esattamente nella stessa direzione del paradigma Industry 4.0 , che combina smart operations e produzione intelligente con tecnologie esponenziali come il Cloud, l’intelligenza artificiale (AI), l’Internet of Things (IoT) e così via, gli obiettivi di business e della sostenibilità non sono in opposizione, ma si sostengono a vicenda. Il concetto è che gli obiettivi non devono fermarsi agli aspetti economici, alla riduzione dei costi, o al risparmio energetico, ma devono includere ogni aspetto della produzione. Sensori di ultima generazione e sistemi di filtraggio intelligenti ne sono un esempio. Grazie a questi nuovi dispositivi è possibile rilevare anomalie in presenza di sostanze chimiche, tossiche o inquinanti, consentendo l’adozione automatica e tempestiva di misure a tutela della salute e del benessere delle persone che lavorano in fabbrica. La vera sfida è non limitare il perimetro di azione alla sola fabbrica o alla linea di produzione, ma estendere il cambiamento a tutta la filiera, coinvolgendo fornitori e partner logistici nel rispetto degli stessi principi di sostenibilità.
Si sta pertanto intervenendo sia sullo sviluppo di nuovi prodotti e servizi con progetti già finalizzati al raggiungimento della sostenibilità, sia agendo direttamente sui processi operativi.

ESG-innovazione-sostenibile
Ricordiamo sempre che l’innovazione sostenibile non consiste solo nell’inventare nuovi prodotti o servizi coerenti con l’ambiente e la società. Le aziende possono anche innovare in modo sostenibile offrendo gli stessi prodotti o servizi andando però ad innovare i loro processi; i cambiamenti di processo infatti possono verificarsi in molte aree, come ad esempio nella progettazione, la produzione, il marketing, fino alle risorse umane.
Un’azione comune lega le aziende che affrontano processi di innovazione sostenibile: tutte pensano in modo più ampio e imparano da prospettive diverse, ottenendo approfondimenti e soluzioni anche da altri settori e parti interessate. Un orientamento alla sostenibilità conduce a una maggiore e migliore innovazione, grazie alla capacità di queste imprese di attrarre più facilmente persone di talento con competenze preziose rispetto ai loro concorrenti con business model non sostenibili.
Tornando all’inizio di questo articolo, Un ulteriore aspetto da non sottovalutare è che la trasparenza e la valorizzazione di pratiche sostenibili e socialmente responsabili possono di fatto portare a un trattamento preferenziale da parte degli investitori rispetto alle imprese che non le attuano e quindi possono comportare un rischio finanziario maggiore.
Secondo le stime del Deloitte Center for Financial Services, negli Stati Uniti gli asset che rispettano i requisiti ESG (Environmental, Social, and Corporate Governance) costituiranno il 50% di tutti gli investimenti gestiti in maniera professionale entro il 2024. I miglioramenti in tema di performance ESG mostrano infatti agli investitori come l’azienda mitiga i rischi e genera rendimenti finanziari sostenibili a lungo termine.
Le aziende proattive e orientate al futuro comprendono l’importanza di estendere il concetto di sostenibilità “tradizionale” rappresentata dalla capacità di generare nuovo valore per gli investitori, al concetto di sostenibilità nei confronti della società e dell’ambiente.
Sono infatti sempre più numerose le organizzazioni che includono volontariamente i criteri ESG nei loro rapporti annuali per dimostrare che l’innovazione sostenibile è parte integrante della loro attività e rispondere così alle richieste degli stakeholder (investitori, clienti, dipendenti, istituzioni e ONG) impegnati a valutarne l’impatto nell’ambiente e nella società.
Quanto sopra ci indica che si può considerare sostenibile una impresa che è in grado di avere una posizione di business competitiva con ritorni stabili nel tempo e di conseguenza:

  • crea valore condiviso con tutti gli stakeholder in modo duraturo nel tempo;
  • misura le decisioni di business analizzando tutti gli impatti (economici e non) che esse determinano;
  • comunica gli impatti di sostenibilità delle decisioni per ciascun fattore ESG.

L’indice ESG, dunque, facilita la comprensione dell’impatto ambientale, sociale e di governance di un’organizzazione che opera sul mercato ed è un vero e proprio rating, spesso noto come rating di sostenibilità.
L’analisi e la reportistica delle prestazioni ambientali, sociali e di governance possono fornire insight preziosi e contribuire a creare valore a lungo termine per gli stakeholder. Possono avere un impatto significativo sulle metriche finanziarie dell’azienda e consentire di prendere decisioni d’investimento più consapevoli.
Di contro, le aziende che non forniscono report ESG dimostrano una mancanza di trasparenza e gli investitori sensibili a tale riguardo potrebbero decidere di ignorarle come potenziali investimenti.

In conclusione, è evidente che le aziende con un approccio strategico alla valutazione della sostenibilità hanno maggiori probabilità di successo. I criteri ESG hanno il potenziale per essere un punto di svolta per le aziende. Incorporare questi principi nell’organizzazione può aprire nuove strade di crescita e prosperità, portando ricchezza e sviluppo nel proprio territorio, perché fondata su solidi principi che includono una visione orientata all’innovazione costante, la cultura organizzativa, la trasparenza, la leadership e l’esperienza delle sue persone.
I vantaggi che ne deriveranno saranno significativi, in quanto oltre al minore impatto sull’ambiente, sulle comunità e le sue persone, l’organizzazione potrà ottenere risultati rilevanti come un maggiore controllo del rischio, minori costi e un migliore accesso al capitale. Inoltre, potrà assicurarsi una migliore capacità di innovazione, migliori relazioni con i clienti e una migliore gestione delle risorse umane.

 

SZ

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