L’espressione Internet of Things, comunemente abbreviato con Il termine identificativo “IoT”, fa riferimento ad una famiglia di tecnologie il cui scopo è rendere qualunque tipo di oggetto, un dispositivo collegato ad internet, in grado di svolgere non solo le funzioni che hanno gli apparati creati per utilizzare la rete ma anche di raccogliere e scambiare dati. I campi di applicazione sono innumerevoli, il limite è solo nella creatività. L’internet delle cose ormai si trova ovunque, negli smartband e smartwatch che ci aiutano a tenerci in forma, nell’assistente digitale domestico e nei termostati intelligenti di casa, nei sensori sul territorio che rilevano i dati sullo stato dell’ambiente, ma anche nelle automobili, nei motori degli aerei, nei moderni sistemi di videosorveglianza e altro ancora. Insomma, qualsiasi oggetto possa essere connesso online ed identificabile mediante indirizzo IP, può essere considerato un prodotto dell’IoT. Internet diviene quindi, mezzo di comunicazione non soltanto tra gli esseri umani, ma anche per le cose che usiamo di frequente, rendendole in grado di fornire in tempo reale le informazioni sul loro tipo di uso e sulle condizioni correnti. Obiettivo degli oggetti connessi è, in generale, quello di semplificarci la vita automatizzando processi e mettendoci a disposizione informazioni che prima non avevamo.
Ecco alcuni esempi dei campi di applicazione:
Domotica o Smart home:
La tecnologia digitale è in continua evoluzione per rendere le abitazioni sempre più intelligenti, confortevoli, sicure e con un maggiore risparmio energetico. Con lo smartphone è possibile accendere il riscaldamento o l’aria condizionata prima di raggiungere casa. I termostati intelligenti sono in grado di imparare i nostri orari, le nostre abitudini e preparano un clima accogliente per ogni momento, in base alle previsioni meteorologiche e alle condizioni meteo correnti. Ancora, con i nuovi dispositivi è possibile spegnere le luci anche dopo che si è usciti di casa oppure sbloccare le porte per consentire l’accesso temporaneo agli amici. Ma anche gli assistenti digitali intelligenti sono una dimostrazione interessante dell’internet of things. Ad esempio Amazon Alexa o Google Home, sono oggetti pensati per un uso prettamente domestico, e sono concepiti per automatizzare svariate operazioni attraverso i comandi vocali. Il sistema dell’assistente è collegato ad internet, e quindi potenzialmente a tutti gli oggetti connessi in rete in casa, ed è in grado di relazionarsi con l’utente con risposte vocali intelligenti.
Wearables
I dispositivi tecnologici da indossare hanno avuto una significativa crescita nei mercati di tutto il mondo dovuta essenzialmente alla maggiore consapevolezza riguardo l’importanza del monitoraggio della salute e del benessere fisico. Aziende come Apple, Google, Samsung hanno investito molto nella creazione di tali dispositivi integrando diverse tecnologie basate su sensori e software. Sfruttando la connessione Wi-Fi o Bluetooth per connettersi a smartphone e tablet, i wearable raccolgono dati, comunicano e scambiano informazioni utili per l’utente sui parametri vitali. L’utilizzo di tali dispositivi può essere stimolato da un bisogno professionale o personale, alcuni eseguono un monitoraggio costante delle funzioni vitali durante l’attività fisica, il riposo etc., altri, scopi di potenziare le abilità umane come ad esempio le protesi intelligenti.
Auto connesse
La tecnologia digitale automobilistica si è concentrata molto sul miglioramento dell’esperienza in auto. Un’auto connessa è un veicolo che è in grado di ottimizzare il proprio funzionamento e aumentare il comfort dei passeggeri utilizzando sensori di bordo e connettività Internet. La maggior parte delle case automobilistiche in collaborazione con partner tecnologici come Tesla, BMW, Apple, Google stanno lavorando su soluzioni di auto connesse, non solo per garantire la comunicazione mobile dei veicoli, ma anche per raccogliere ed elaborare dati utili per le imprese che offrono servizi di vario genere. I dati delle connected car e del suo utente (in forma anonima) permettono infatti di programmare la manutenzione in base all’utilizzo dell’auto, di mettere a punto polizze assicurative su misura o di mostrare sul display del cruscotto, pubblicità di negozi o ristoranti lungo il tragitto usuale del conducente.
Internet industriale
Quando ci si riferisce all’Internet delle cose in ambito industriale, non si parla più solo di sensori, smartphone e dispositivi indossabili, ma di un insieme di elementi che devono interagire tra di loro, attraverso standard, protocolli e tecnologie già esistenti unitamente a nuovi sistemi e processi. La filosofia alla base dell’IIoT (Industrial Internet of Things) consiste nell’integrare nel mondo della produzione le ultime tecnologie dell’IoT, sia hardware che software, come cloud e Big Data Analytics, allo scopo di ottimizzare i processi produttivi, elevare la sicurezza sul lavoro e conseguentemente aumentare la competitività dell’azienda. L’implementazione dell’IIoT sta portando una vera e propria rivoluzione all’interno delle fabbriche con un grande potenziale per migliorare le performance perché si possono fare scelte migliori in anticipo, eliminare le inefficienze, diagnosticare e soprattutto predire lo stato di rendimento delle macchine in uso e non di meno, controllare i tempi della produzione industriale con benefici sul controllo della qualità e la sostenibilità. Un esempio su tutti sono le applicazioni disponibili per l’incremento dell’efficienza della supply chain attraverso la gestione “data driven” delle scorte, le quali, consentendo un miglior tracciamento delle merci grazie allo scambio di informazioni in tempo reale sull’inventario tra fornitori e clienti, permettono l’approvvigionamento automatizzato delle parti in esaurimento, con vantaggi rilevanti nella riduzione degli sprechi e dello spazio occupato sugli scaffali, evitando gli oneri dello stoccaggio di materiali in eccesso.
Smart Cities
Un altro campo di applicazione dell’IoT che genera molta curiosità sono le Smart Cities. Sorveglianza intelligente, trasporto automatizzato, sistemi di gestione dell’energia smart, distribuzione dell’acqua, sicurezza urbana e monitoraggio ambientale sono tutti ambiti di applicazione dell’Internet of Things per città intelligenti. L’IoT porta tutti gli strumenti per facilitare la risoluzione delle principali problematiche delle persone che vivono in città e degli amministratori che devono amministrare il bene pubblico. Alcune dimostrazioni sono le soluzioni disponibili per evitare la congestione del traffico attraverso sensori e semafori intelligenti, come anche la gestione dei parcheggi attraverso il monitoraggio dello stato di occupazione degli spazi lungo le carreggiate in modo da guidare l’automobilista tramite App su smartphone verso un posto libero; ancora, le informazioni raccolte possono essere utilizzate successivamente per verificare il pagamento della sosta. Con questi servizi innovativi sono evidenti i benefici che si possono ottenere a favore dell’ambiente e della qualità della vita, si pensi al tempo impiegato per cercare parcheggio e alla riduzione delle emissioni di CO2. Un’altro esempio dei vantaggi che si possono avere, risiede nella gestione della raccolta dei rifiuti secondo modalità smart, infatti monitorando il livello di riempimento dei contenitori della spazzatura differenziata e dei cestini di arredo urbano, è possibile gestire la raccolta in base alle effettive necessità, evitando sprechi e disagi per la collettività. Anche nell’ambito dell’illuminazione urbana è possibile implementare soluzioni innovative per mezzo di dispositivi LED intelligenti e tele-controllo di linee o singoli lampioni che consentono la riduzione dei consumi energetici e l’efficientamento della gestione e della manutenzione. Un altro caso di dove l’IoT può essere determinante e quello relativo allo Smart Building, per controllare il funzionamento e la regolazione dei sistemi di riscaldamento, raffreddamento, illuminazione con benefici per l’ambiente e per l’economie degli enti pubblici, nonché per individuare atti vandalici e furti negli edifici pubblici.
Dalla descrizione dei diversi scenari emerge con chiarezza la velocità stupefacente con cui sta cambiando il mondo digitale, anche se dal punto di vista tecnologico non sta accadendo nulla di così rivoluzionario o innovativo, di fatto si parla di tecnologie già disponibili e conosciute con un’accessibilità – oggi – molto alta e costi molto bassi. In concreto, l’IoT accelera l’innovazione e la ricerca di soluzioni moderne, abilitando nuovi modelli di business, conducendo le aziende ad allargare i propri confini e a valutare nuove modalità con cui fare business mai esplorate prima come ad esempio la possibilità di trasformare la vendita di prodotti, in servizi, la cosiddetta “servitizzazione”. Praticamente l’utilizzo dei dati forniti dall’IoT sta favorendo una diffusione di logiche di pricing diverse come la modalita della “subscription”, il “pay-per-use”e “l’on demand”. La valorizzazione dei dati generati attraverso l’IoT, in sostanza abilita ad una comprensione dei comportamenti associata alla conoscenza degli ambienti e degli oggetti, mostrando un quadro di riferimento dei servizi che potenzialmente si possono offrire generando vantaggi sia agli utenti, perché utilizzano e pagano solo quello che serve, sia alle aziende, perché abilitate a trovare nuove modalità per fare business grazie a moderne forme di ingaggio, nuovi clienti e struttura dei costi più efficiente.
In conclusione, con IoT non ci si riferisce solo alla connessione diffusa tra oggetti, ma soprattutto all’interconnessione di tutto ciò che è esistente, partendo dai dispositivi tecnologici fino a coinvolgere processi, dati e soprattutto persone. Una modalità intelligente di gestione dei vari elementi coinvolti nella produzione, nei servizi e nel commercio che consentirà di accedere e interpretare i dati per raggiungere livelli di innovazione impensabili fino a pochi anni fa.
SZ