LA DIGITAL TRANSFORMATION NEL MONDO DELLE COSTRUZIONI – IL BIM (PARTE 1/2)

A differenza di altre industrie, il mondo delle costruzioni è stato lento nell’adottare nuove tecnologie e non ha mai affrontato una trasformazione significativa. Ciò ha creato non poche difficoltà quando progettisti ed imprese si sono trovati a far fronte a “megaprogetti” sempre più grandi e complessi, come ad esempio le grandi infrastrutture. Tuttavia, sono in corso cambiamenti sostanziali guidati dalla rivoluzione digitale in atto, come il cambiamento radicale generato da nuovi mindset, da processi innovativi e dall’implementazione delle tecnologie digitali. Il mondo delle costruzioni sarà presto caratterizzato da sistemi connessi da sensori, macchine intelligenti, dispositivi mobili e nuove applicazioni software, tutti integrati su piattaforme centralizzate che favoriscono la collaborazione ed il coordinamento. Con l’aumento della loro adozione, le tecnologie digitali consentiranno ad imprese e progettisti di aumentare la loro produttività, gestire la complessità, ridurre i costi ed i ritardi dei progetti, e infine migliorare la sicurezza nei cantieri e la qualità delle opere. Siamo solo agli inizi della digitalizzazione e molte delle tecnologie che pervadono il panorama industriale di oggi sono conosciute, disponibili e applicabili a tutte le fasi della catena del valore delle costruzioni: alla progettazione, alla fase realizzativa dell’opera, alla sua messa a regime e manutenzione. In molti sono ancora scettici sulla possibilità che un’industria come quella delle costruzioni, frammentata e caratterizzata da numerose piccole imprese low-tech, possa effettivamente subire una trasformazione tecnologica. La realtà è molto più semplice di quanto possiamo immaginare, perché molte delle barriere tipiche del settore sono state superate: soluzioni dedicate al comparto basate su Internet of Things, Big data & Advanced Analytics, sistemi cloud, applicazioni per la realtà aumentata e virtuale e molto altro ancora, sono ora disponibili e facilmente accessibili. In aggiunta, la diffusione della connettività ha favorito la proliferazione di smartphone, tablet e vari dispositivi mobili con significativi progressi senza precedenti nella facilità d’uso delle varie applicazioni e sistemi.

Passiamo ora ad analizzare lo scenario, le iniziative già in atto e le sfide che arriveranno.

BIM – BUILDING INFORMATION MODELING

In particolare, nell’ambito dell’AEC (Architecture Engineering&Construction) la caratteristica chiave della trasformazione è il BIM (Building Information Modeling) ovvero una metodologia che favorisce la digitalizzazione dei processi di tutte le fasi della catena del valore delle costruzioni. Con tale metodologia, i dati rilevanti di una costruzione possono essere raccolti, combinati e collegati, affinché tutte le parti interessate possano utilizzarli in un modello digitale utile per simulare, analizzare e coordinare qualsiasi aspetto del ciclo di vita del manufatto edilizio. L’architettura della metodologia BIM verte su processi finalizzati a raccogliere ed organizzare tutte le informazioni inerenti l’opera da realizzare. Non solo dati grafici e documenti tecnici relativi alla fase di concept, di cantierizzazione e di realizzazione, ma anche dati raccolti attraverso sensori e piattaforme IoT in grado di condurre il monitoraggio dello stato in tempo reale su qualsiasi parte dell’opera. Ciò è applicabile sia durante la fase di costruzione sia durante la gestione, con l’aggiornamento costante della base dei dati.

bim-iot

Con il BIM dunque, è possibile rispondere alle principali sfide dell’AEC facilitando la collaborazione e il coordinamento delle diverse attività tra i vari partner di progetto, fornendo le giuste informazioni al momento giusto nel posto giusto. In questo modo la collaborazione tra progettisti, imprese, fornitori, subappaltatori, personale sui cantieri, etc, diventa meno soggetta ad errori, più efficiente, puntuale nella consegna dei lavori e dunque altamente produttiva. Inoltre, con il modello digitale della costruzione aggiornato, ci sono ulteriori vantaggi in caso di future operazioni come il decommissioning oppure interventi significativi di variazione del progetto. Tali vantaggi quindi derivano dalla conoscenza approfondita dell’opera che si riesce ad avere grazie al modello digitale che è fornito di tutti i dati come disegni tecnici, p&Id, schede degli equipment, ai dati raccolti dai sensori, etc. da cui è possibile estrarre tutte le informazioni utili. Appare evidente che, oltre a facilitare l’intervento, ciò soddisfa soprattutto la crescente necessità di sostenibilità e riutilizzo delle risorse.

In estrema sintesi, la lettera “I” ovvero l’Information, è la parte fondamentale dell’acronimo BIM perché è proprio l’informazione contenuta nell’oggetto, la chiave che permette di ampliarne a dismisura le potenzialità e la fruibilità negli ambiti più disparati.

Leggi la parte 2

 

SZ

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